Credere nella libertà - Il Vangelo parola di libertà per l'uomo d'oggi?
4 - 5 - 6 maggio 2012, Monastero di Camaldoli
Prenotazioni e informazioni : FORESTERIA DEL MONASTERO DI CAMALDOLI
foresteria@camaldoli.it
4 - 5 - 6 maggio 2012, Monastero di Camaldoli
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“Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà” (2 Cor 3,17).
“Cristo ci ha liberati per la libertà” (Gal 5,1). Il Vangelo nasce intriso di libertà, come una forza liberante per uomini rinnovati nello Spirito. Ma si sa, portiamo questo tesoro in vasi d’argilla. E talvolta le pareti argillose si fanno rigide, soffocanti: finché della libertà rischia di rimanere ben poco. Quando si parla di cristianesimo, specialmente cattolico e italiano, soprattutto a livello mediatico, ci si imbatte in una serie di “paletti”, di “valori non negoziabili”, ai dettami di una “legge naturale” che dovrebbe mettere d’accordo tutti ma di fatto finisce per creare ulteriori divisioni. Di fronte al disorientamento di una secolarizzazione sempre più avanzata, la Chiesa è tentata dal giocare la carta di una nuova cristianizzazione della società, piuttosto che della faticosa evangelizzazione di coscienze mature. Come giovani cristiani, che si collocano a vario titolo nella Chiesa ma che al tempo stesso avvertono delle criticità e soprattutto concepiscono la loro fede come ricerca continua, vogliamo interrogarci su tutto questo. Non certo per compiacere un’idea superficiale e disinvolta di libertà: ma, al contrario, per ricuperarne lo spessore genuino. Vogliamo chiederci in che misura il nostro credere è un credere nella libertà, nel duplice senso per cui esso ha nella autentica liberazione degli uomini il suo contenuto, e nell’adesione libera delle coscienze il suo strumento. Desideriamo riaprire un confronto franco e leale, tra persone che la pensano anche diversamente, sulla provocazione alla libertà che ancora può venire alle donne e agli uomini di oggi dalle parole e dai gesti di Gesù narrati dai Vangeli.
“Cristo ci ha liberati per la libertà” (Gal 5,1). Il Vangelo nasce intriso di libertà, come una forza liberante per uomini rinnovati nello Spirito. Ma si sa, portiamo questo tesoro in vasi d’argilla. E talvolta le pareti argillose si fanno rigide, soffocanti: finché della libertà rischia di rimanere ben poco. Quando si parla di cristianesimo, specialmente cattolico e italiano, soprattutto a livello mediatico, ci si imbatte in una serie di “paletti”, di “valori non negoziabili”, ai dettami di una “legge naturale” che dovrebbe mettere d’accordo tutti ma di fatto finisce per creare ulteriori divisioni. Di fronte al disorientamento di una secolarizzazione sempre più avanzata, la Chiesa è tentata dal giocare la carta di una nuova cristianizzazione della società, piuttosto che della faticosa evangelizzazione di coscienze mature. Come giovani cristiani, che si collocano a vario titolo nella Chiesa ma che al tempo stesso avvertono delle criticità e soprattutto concepiscono la loro fede come ricerca continua, vogliamo interrogarci su tutto questo. Non certo per compiacere un’idea superficiale e disinvolta di libertà: ma, al contrario, per ricuperarne lo spessore genuino. Vogliamo chiederci in che misura il nostro credere è un credere nella libertà, nel duplice senso per cui esso ha nella autentica liberazione degli uomini il suo contenuto, e nell’adesione libera delle coscienze il suo strumento. Desideriamo riaprire un confronto franco e leale, tra persone che la pensano anche diversamente, sulla provocazione alla libertà che ancora può venire alle donne e agli uomini di oggi dalle parole e dai gesti di Gesù narrati dai Vangeli.
Venerdì 4 maggio
Pomeriggio : Arrivi - iscrizione - accoglienza
21:15 Introduzione
22:00 Momento di preghiera
Sabato 5 maggio
07:30 Lodi
09:15 Lectio divina e tempo di meditazione personale
10:30 "La libertà, sostanza del credere"
Giannino Piana (Etica Cristiana, Università di Urbino)
11:15 Interventi programmati
11:30 Intervallo
11:45 Dibattito
15:30 "La libertà, condizione dell'etica"
Antonio Da Re (Filosofia morale, Università di Padova)
Antonio Da Re (Filosofia morale, Università di Padova)
16:15 Dibattito
17:15 Pausa
17:30 Gruppi di riflessione e condivisione (I)
18:45 Primi vespri della domenica
21:00 Veglia
Domenica 6 maggio
07:30 Lodi
09:15 Gruppi di riflessione e condivisione (II)
10:30 Conclusioni
12:00 Celebrazione eucaristica